Angry Birds: una canzoncina tra la Finlandia, le Marche e Brooklyn

Quello rosso è forse il più incazzato

Nell’ultimo anno e mezzo, oltre 140 milioni di persone sono diventate vittime di una nuova droga. Si chiama Angry Birds, viene dalla Finlandia e si presenta sotto forma di gioco per smartphones, pc e consoles. Il suo successo, secondo Wikipedia, è dovuto a tre fattori: giocabilità irresisitibile (dà dipendenza!), stile comico e prezzo basso.

Poi c’è la musichetta. Un refrain allegro, tutto basato su percussioni, che accentua l’umorismo e il ritmo della partita. Ha qualcosa di orientale, sembra una polka. L’autore è il finlandese Ari Pulkinnen (incredibile, un cognome finlandese che ricorda una maschera napoletana. Per forza che poi esce fuori Angry Birds). Sul suo blog, spiega di averla composta d’estate, nella quiete di una casetta di legno immersa nella natura, vicina ad un lago. Angry Birds ha fatto di lui il compositore vivente più ascoltato al mondo. Anche se praticamente nessuno ricorda il suo nome.

Ari Pulkinnen, finlandese, compone musiche per videogames

Vari musicisti si sono divertiti con il tema di Angry Birds. La versione preferita da Pulkinnen è quella di un gruppo italiano. I Genevieve Trio, di Fermignano (un paese delle Marche vicino Urbino), hanno interpretato la canzoncina calandola nella tradizione popolare. Il risultato ha un saporito retrogusto yiddish. Per l’autore, è ciò che va più vicino a quello che sarebbe stato un Angry Birds suonato con strumenti acustici. Il video su Youtube è stato visto oltre 41 mila volte.

Genevieve Trio (Fermignano)

Ma la cover più famosa viene dall’America. E’ quella dei Pomplamoose, duo indie di Brooklyn. Jack Conte e Natalie Dawn hanno cominciato a fare musica insieme nel 2008. Sono dediti soprattutto alle canzoni altrui, riproposte con stile semplice e giocoso. Fanno i soldi con la pubblicità (sono stati colonna sonora per spot di Hyunday e Toyota), ma la loro breve carriera si fonda su Youtube. I Pomplamoose creano “videosongs” in cui: 1) ciò che vedi è ciò che senti (nulla è doppiato); 2) se lo senti, a un certo punto lo vedi (nessun suono nascosto). E’ così anche nel video in questione, sviluppato come un conflitto tra Natalie, che canta il motivetto, e Jack che le suona addosso. Ironia e ossessione: puro Angry Birds, insomma.

Pomplamoose (New York)

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